1. NUOVE IMPRESE DELL’INDUSTRIA CULTURALE
Sono finanziabili progetti di investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti e/o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
– Conoscenza: tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale.
– Conservazione: modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento, ecc.
– Fruizione: innovazione nella gestione dell’offerta integrata dei beni culturali con il territorio.
– Gestione: ingegnerizzazione delle attività di gestione di beni e attività culturali.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
– un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa.
– un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa.
Il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% in caso di progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
Spese ammissibili:
– investimenti (macchinari, impianti, attrezzature, arredi, programmi informatici, brevetti, certificazioni ecc.)
– spese di gestione (personale, servizi per le tecnologie dell’informazione, consulenze specialistiche)
2. IMPRESE DELL’INDUSTRIA CULTURALE E TURISTICA
Sono finanziabili progetti con piani di spesa fino a 500.000 euro che prevedono investimenti nelle seguenti aree di intervento:
– i servizi per la fruizione turistica e culturale
– la promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali
– il recupero e la valorizzazione di produzioni tipiche locali
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
– un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
– un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Spese ammissibili:
– investimenti (macchinari, impianti, attrezzature, arredi, programmi informatici, brevetti, certificazioni ecc.)
– spese di gestione (personale, servizi per le tecnologie dell’informazione, consulenze specialistiche)
3. TERZO SETTORE NELL’INDUSTRIA CULTURALE
Si rivolge alle imprese – comprese le cooperative – e ai soggetti del terzo settore che hanno progetti di investimento con piani di spesa fino a 400.000 euro nei settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Spese ammissibili:
– investimenti (macchinari, impianti, attrezzature, arredi, programmi informatici, brevetti, certificazioni ecc.)
Scadenza: Fino ad Esaurimento Fondi
Associazione Distretto Produttivo Puglia Creativa
Via Crispi n.5 c/o Officine Degli Esordi
70123 Bari
Tel: +39 371-3087348
CF 93432440720 P.I 07660920724
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